Corriere.it – A scuola si gioca troppo poco». Il metodo danese per essere felici in classe

Jessica Alexander nel «Nuovo metodo danese per educare i bambini alla felicità a scuola e in famiglia» consiglia come fare a crescere ragazzi calmi e contenti.

La ricetta per la felicità a scuola (e in famiglia) è convinta di averla trovata una psicologa danese che da anni vive in Italia. Si chiama Jessica Joelle Alexander e dopo aver scritto un best seller tradotto in 25 paesi del mondo, «Il metodo danese per crescere bambini felici», adesso riprova a insegnare ai genitori come fare con un altro libro: «I nuovo metodo danese per educare i bambini alla felicità a scuola e in famiglia» (presentato il 27 settembre a Roma da Feltrinelli Libri e Musica nella galleria Alberto Sordi alle 18).

«Non lamentatevi dei vostri figli»

Partendo dal presupposto che i piccoli che nascono in Danimarca sono educati e felici, non fanno bizze e i loro risultati scolastici sono eccellenti, Jane Alexander sostiene che tutto nasce dal modello educativo. Ad esempio: come accompagnare i figli a scuola, soprattutto nei passaggi importanti? «Più i bimbi sono grandi più è importante responsabilizzarli e farli sentire bene per ciò che sono, e non solo per i risultati scolastici che riescono a conseguire», risponde l’autrice. E spiega: «Il ruolo dei genitori è aiutarli a crescere tranquilli e sicuri di sé. A volte abbiamo la tendenza a lamentarci dei nostri figli, sottolineando tutto quello che non sono o non sanno fare, invece bisogna impegnarsi a cogliere il lato positivo anche dei comportamenti negativi e concentrarsi su quello che i bambini riescono a fare». Così: «Cercate di trovare un modo per lodarli (per aver preparato lo zainetto o essersi ricordati di prendere la merenda, per aver dato una mano, per essere stati gentili o coscienziosi, per esempio), un modo che non abbia a che fare con i voti. Date loro un bel po’ di tempo per giocare e rilassarsi dopo la scuola, specialmente all’inizio dell’anno, in modo che possano metabolizzare gli avvenimenti della giornata. Il gioco è uno strumento meraviglioso per aiutare i bambini a superare lo stress. Stimola la creatività, la resilienza e molte altre abilità».

La ricetta per la felicità a scuola (e in famiglia) è convinta di averla trovata una psicologa danese che da anni vive in Italia. Si chiama Jessica Joelle Alexander e dopo aver scritto un best seller tradotto in 25 paesi del mondo, «Il metodo danese per crescere bambini felici», adesso riprova a insegnare ai genitori come fare con un altro libro: «I nuovo metodo danese per educare i bambini alla felicità a scuola e in famiglia» (presentato il 27 settembre a Roma da Feltrinelli Libri e Musica nella galleria Alberto Sordi alle 18).

«Non lamentatevi dei vostri figli»

Partendo dal presupposto che i piccoli che nascono in Danimarca sono educati e felici, non fanno bizze e i loro risultati scolastici sono eccellenti, Jane Alexander sostiene che tutto nasce dal modello educativo. Ad esempio: come accompagnare i figli a scuola, soprattutto nei passaggi importanti? «Più i bimbi sono grandi più è importante responsabilizzarli e farli sentire bene per ciò che sono, e non solo per i risultati scolastici che riescono a conseguire», risponde l’autrice. E spiega: «Il ruolo dei genitori è aiutarli a crescere tranquilli e sicuri di sé. A volte abbiamo la tendenza a lamentarci dei nostri figli, sottolineando tutto quello che non sono o non sanno fare, invece bisogna impegnarsi a cogliere il lato positivo anche dei comportamenti negativi e concentrarsi su quello che i bambini riescono a fare». Così: «Cercate di trovare un modo per lodarli (per aver preparato lo zainetto o essersi ricordati di prendere la merenda, per aver dato una mano, per essere stati gentili o coscienziosi, per esempio), un modo che non abbia a che fare con i voti. Date loro un bel po’ di tempo per giocare e rilassarsi dopo la scuola, specialmente all’inizio dell’anno, in modo che possano metabolizzare gli avvenimenti della giornata. Il gioco è uno strumento meraviglioso per aiutare i bambini a superare lo stress. Stimola la creatività, la resilienza e molte altre abilità».

 

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